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Due mostre d’eccellenza per il Giubileo
Nel contesto del Giubileo del 2025, il territorio marchigiano accoglie un ricco programma di iniziative culturali e spirituali; tra queste, si distinguono due importanti eventi espositivi: “Henri Matisse e la Cappella di Vence. Come farfalle in volo: le casule” e “Pellegrini di speranza tra Roma e Loreto: documenti, cartografia e oggetti di antichi viaggiatori tra XVI e XIX secolo”.

“Pellegrini di speranza tra Roma e Loreto: documenti, cartografia e oggetti di antichi viaggiatori tra XVI e XIX secolo”
Dal 24 giugno 2025 al 7 gennaio 2026
EX OSPIZIO DEI PELLEGRINI ABBADIA DI FIASTRA – Tolentino (MC)
a cura di Antonio Volpini
La mostra è promossa dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Diocesi di Macerata, in collaborazione con il Progetto Cammini Lauretani, la Biblioteca Statale di Macerata e la Fondazione Carima.
L’esposizione si articola in un percorso tematico sull’antico itinerario devozionale della Via Lauretana, esplorando le tappe della preparazione, del cammino e della meta spirituale mediante documenti originali, carte geografiche, oggetti d’uso quotidiano e strumenti di viaggio di pellegrini tra il XVI e il XIX secolo.
Tale itinerario viene reinterpretato nella sua dimensione giubilare — fortemente richiamata dal titolo “Pellegrini di speranza” — presentando il pellegrinaggio come una metafora della vita stessa: una ricerca del senso, un dialogo con l’altro, una speranza che supera i confini del visibile.

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“Henri Matisse e la Cappella di Vence. Come farfalle in volo: le casule”
Dal 24 giugno fino al 28 settembre
Palazzo Ricci – Macerata
a cura di Micol Forti (responsabile della Collezione d’Arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani)
L’esposizione, promossa dalla Fondazione di culto e religione Vaticano II, dalla Diocesi di Macerata e dai Musei Vaticani, in collaborazione con la Fondazione Carima esplora il legame profondo tra l’opera del maestro francese e la grande tradizione dell’arte sacra, in un percorso che attraversa i temi della spiritualità, del colore e della forma. Un’occasione per scoprire aspetti meno noti della produzione di Matisse, anche attraverso documenti e bozzetti relativi alla celebre Cappella del Rosario per il convento delle suore domenicane di Lacordaire a Vence, in Costa Azzurra.
Per la prima volta, il pubblico potrà infatti ammirare a Macerata quattro casule liturgiche disegnate da Matisse per la Cappella, insieme a disegni, lettere e bozzetti preparatori che documentano l’intenso lavoro creativo dell’artista.
Come ha sottolineato Mons. Nazzareno Marconi, si tratta di un’opera “totale”, paragonabile per importanza, nel contesto dell’arte del Novecento, alla Cappella degli Scrovegni di Giotto o alla Cappella Sistina di Michelangelo nei rispettivi secoli. Con questa esposizione, la città di Macerata viene invitata a confrontarsi con il dialogo tra arte e fede, tra spiritualità e contemporaneità, attraverso lo sguardo di un artista che, pur da non credente, ha saputo cogliere il fascino autentico dell’esperienza religiosa vissuta.

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